Quella sera del Febbraio 2024 nel bar metre fuori la nebbia offuscava il tramonto tutto procedeva normalmente, tra chi sorseggiava un drink al bancone del locale e chi tentava la fortuna alle slot machine. Finché un blackout improvviso ha fatto calare il buio nel locale, provocando brusii di sorpresa e proteste sommesse fra i presenti. Peccato però che un avventore, evidentemente su di giri, abbia reagito in modo inconsulto alla situazione.
L'uomo stava puntando alle slot da un po' e, quando è mancata la luce, si è avvicinato alla barista inveendole contro. Con tono aggressivo l'ha pubblicamente accusata di aver staccato l'elettricità di proposito per fargli perdere la partita, arrivando persino a minacciarla di morte.
Vediamo nel dettaglio cosa è successo.
Sabato 27 gennaio, nel tardo pomeriggio, si è verificato un blackout improvviso di corrente elettrica in un bar di Nozza di Vestone, comune in provincia di Brescia situato nell'area della Valsabbia. Tra i clienti presenti vi era un uomo intento a giocare alle slot machine classiche, che ha reagito in maniera spropositata alla mancanza di elettricità.
In preda alla rabbia, l'uomo ha iniziato ad inveire contro la barista, una donna ignara e incolpevole, accusandola falsamente di aver manomesso l'impianto elettrico per fargli perdere una presunta vincita. Il cliente ha utilizzato un linguaggio aggressivo e intimidatorio, spaventando non poco la malcapitata lavoratrice.
La reazione spropositata e ingiustificata del giocatore è assolutamente censurabile. I blackout di corrente che blocca tutti i giochi sono imprevisti che possono capitare, e non possono certo essere attribuiti ad un presunto sabotaggio da parte del personale. Il comportamento intimidatorio e lesivo della dignità altrui è inaccettabile e merita una dura condanna.
Per fortuna la situazione non è ulteriormente degenerata grazie al tempestivo intervento di due pattuglie della polizia locale, chiamate probabilmente da altri clienti o dalla stessa barista presa di mira. Gli agenti hanno cercato di riportare la calma, parlando con l'esagitato giocatore di slot machine.
Per placare definitivamente gli animi, le forze dell'ordine hanno prospettato all'uomo l'arrivo immediato di un tecnico specializzato, che avrebbe potuto verificare se effettivamente fosse in corso una vincita prima del blackout. Si è trattato di un espediente utile a far calmare il cliente e a scongiurare che la situazione degenerasse ulteriormente.
Episodi come questo devono far riflettere sull'importanza di mantenere sempre un comportamento civile e rispettoso nei confronti degli altri, anche di fronte a contrattempi. Le intimidazioni e le minacce costituiscono reato e possono comportare gravi conseguenze legali. La rabbia non può mai giustificare certi comportamenti.
L'episodio, pur rappresentando un fatto isolato e circoscritto, pone interrogativi sull'impatto che il gioco d'azzardo può avere su certe personalità fragili o labili. La vicenda invita anche a una riflessione su come prevenire e gestire casi del genere, tutelando gli esercizi commerciali senza demonizzare la passione del gioco, se vissuta in modo sano e responsabile.
Ciascuno di noi deve fare la propria parte e impegnarsi ad agire con senso civico in ogni situazione, anche quelle frustranti come un'interruzione di corrente. Dobbiamo tutti maturare un maggiore autocontrollo ed evitare reazioni spropositate dettate dall'istinto. Solo così potremo contribuire a creare una società più rispettosa e pacifica.